DIARIO DI UN'EQUILIBRISTA..DELLA PMA

lunedì 11 maggio 2015

LUI

Lui è nato in una limpida e ventosa giornata di fine febbraio, dopo un travaglio non eccessivamente lungo, ma in seguito ad un espulsivo un po' difficile.
Non appena mi è stato appoggiato sulla pancia ha spalancato gli occhi, smettendo di piangere e guardando dritto al centro del mio essere.Le emozioni di quel momento sono state indescrivibili, surreali.
Il mio bimbo in quegli attimi ha smesso di vivere nella mia immaginazione per fare il suo ingresso nella realtà.In quel modo irruento, lacerante, sconvolgente  tipico dell'atto più potente e totalizzante della natura, ovvero il parto.
Ti ritrovi con il tuo frugoletto tra le braccia da un giorno all'altro..con tutti i doveri, le preoccupazioni e le responsabilità che questo nuovo ruolo comporta.Niente ti può preparare a questo.Nè il tuo bagaglio di esperienze, il percorso di consapevolezza della PMA o tutta la preparazione mentale che si è sviluppata durante la gravidanza.
Tra i dolori del past partum, il sonno e la stanchezza, l'avvio dell'allattamento e la cura del neonato  piano piano comincia un adattamento, un  nuovo ritmo di coppia, la costruzione di una relazione unica, simbiotica, esclusiva.
I primi mesi di maternità sono  conoscenza reciproca, apprendimento, scoperte ed evoluzioni significative.Sono, sopra ogni cosa, cambiamento, fatica e tenerezza infinita.
Il mio piccolo ormai ha due mesi e mezzo, ha superato i cinque chili ed è un bimbo carino, sano e  tutto sommato piuttosto sereno (sonno notturno a parte).
La nostra vita a due è fatta sopratutto di contatto, ma anche di brevi separazioni, di passeggiate, amici, parenti e colleghi che se lo spupazzano sorridendo dolcemente.
E' composta da molta luce, ma anche di buio..di pianti inconsolabili, sfinimento e fisico ed emotivo, di pensieri di fuga ed esasperazione.
Tutto questo fa parte della nuova identità che sto da poco sperimentando, quella materna.
..Che non è l'unica che mi definisce. In me infatti ce ne sono molte altre derivanti dalla mia storia personale, dai miei diversi vissuti e schemi relazionali che si sono costituiti nel tempo.
Ed è in questa fusione che va sviluppandosi il nostro attaccamento, la vera essenza del nostro rapporto, con le sue caratteristiche specifiche e profonde.
In questa intimità scopro lui, riscopro me stessa e ringrazio per questo dono che mi è stato concesso.Ringrazio il personale meraviglioso che mi ha accompagnata nell'avventura della PMA, sono grata infinitamente a tutte le persone che mi hanno circondata di affetto e supporto prima e dopo la gravidanza, mi illumino pensando che  tutto il dolore subìto ha portato  ad una gioia creativa.
Giorni fa ho portato mio figlio al mare..lo tenevo stretto a me mentre guardavamo l'orizzonte insieme, sulla spiaggia deserta, persi nello scroscio delle onde e nei raggi di luce che squarciavano le nubi.
Ho avvertito le lacrime scendere, mentre pensavo a quanto avevo immaginato quel momento.Il sogno finalmente realizzato, il mio bimboinbraccio teneramente vero.

E tutto il senso del mio percorso mi è stato restituito, il cerchio si è chiuso, rappresentando la fine..ma anche  l'inizio.

L'inizio della nostra vita con lui.